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AGNESE PISONI
Un silente ritorno al mito.
Perché la psicologia non può fare
a meno del racconto epico
104 pp.
15,00 euro
ISBN 979-12-80097-13-2
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Perché pensiamo che la psicologia sia una disciplina nuova? Perché incomincia a svilupparsi proprio nell’Ottocento? E poi, perché quando sediamo sul lettino dell’analista sentiamo ancora parlare di Edipo? L’autrice propone una prospettiva inedita sulla dimensione sociale della psicoanalisi, analizzando le somiglianze di forme, scopi e metodi di presa in carico con il mito. Come in un passaggio di testimone, oggi la psicologia in Occidente svolge il ruolo che il teatro greco, prima, e il rito della messa poi, hanno sempre adempiuto: incarnare il mito. Così, utilizzando da un lato Aristotele e dall’altro il desiderio mimetico girardiano, si tratteggia un quadro diverso, dove il mito non è più superstizione favolesca ma vero e proprio nutrimento psichico: indice di un orizzonte di senso, messo in discussione dall’epoca dei Lumi e quasi soffocato, il mito si veste di scienza per rischiarare il fosco inconscio. Uscito dalla porta, non poteva che rientrare dalla finestra..
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Agnese Pisoni è laureata in Filosofia all’Università degli Studi di Genova e in Scienze religiose all’Istituto Superiore di Scienze Religiose di Genova; ha svolto periodi di studio presso la University of Notre Dame e la University of Oxford. I suoi campi d’interesse sono la filosofia me- dievale, la metafisica, la fenomenologia e la filosofia della religione. Autrice di articoli e saggi per riviste scientifiche e volumi collettanei, è tutor per i corsi di Teologia naturale ed Etica all’Istituto Superiore di Scienze Religiose Ligure.
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